I PRECEDENTI IMPIANTI
Cause di malessere fisiologico, fama ereditata dal passato, Gli impianti realizzati nel passato hanno causato spesso problemi e tale nomea ancora perdura ai giorni nostri.
Le condizioni di malessere fisiologico sono da addebitarsi ai valori troppo elevati di due grandezze:
- la temperatura superficiale del pavimento;
- l’inerzia termica delle solette.
In particolare si dimostra che, per evitare sensazioni di malessere, la temperatura superficiale del pavimento non deve superare i 28÷29°C. Al contrario, negli impianti esaminati, si raggiungevano temperature molto più elevate, spesso superiori anche a 40°C.
Inoltre il troppo calore accumulato nelle solette degli impianti realizzati, comportava un surriscaldamento dei locali oltre livelli fisiologicamente accettabili.
E' assodato che, gli impianti realizzati a bassa temperatura superficiale ed a inerzia termica non troppo elevata, possono offrire un comfort termico sicuramente superiore a quello ottenibile con gli impianti tradizionali a radiatori o convettori.
I NUOVI IMPIANTI
Oggi è possibile riscaldare i locali con minor calore e quindi (nel caso dei pannelli radianti) con temperature a pavimento più basse. Inoltre, nella maggior parte dei casi, il grado di isolamento dei materiali impiegati ed imposto da progetto, consente il riscaldamento degli ambienti con temperature del pavimento inferiori a quelle fisiologicamente ammissibili.
Temperature più basse a pavimento consentono anche di ridurre l’inerzia termica dell’impianto. Un’ulteriore riduzione della stessa, è inoltre ottenuta realizzando pavimenti “galleggianti” con isolamento termico sia sotto i pannelli, sia verso le pareti. Sono proprio queste novità, di ordine legislativo e tecnico, che permettono infine di poter realizzare impianti radianti sicuramente più affidabili e con elevate prestazioni termiche.
Attualmente in Europa, la maggior parte dei “nuovi” impianti a pannelli, sono realizzati nei paesi nordici dove riscontrano un meritato “successo” dovuto principalmente ai vantaggi (di seguito analizzati) che possono offrire:
- il benessere termico;
- la qualità dell’aria;
- le condizioni igieniche;
- l’impatto ambientale;
- il calore utilizzabile a bassa temperatura;
- il risparmio energetico;
- il risparmio di spazio dovuto alla mancanza di corpi scaldanti quali convettori o termosifoni.
Viene inoltre spesso erroneamente affermato che, gli impianti a pavimento provocano maggior accumulo di polvere negli ambienti. In realtà, mancando moti convettivi dell' aria provocati dai corpi scaldanti tradizionali, la polvere rimane depositata a terra anziché finire in sospensione e di conseguenza nell'aria che respiriamo.